Didattica a distanza e Traffico Dati
Didattica a distanza e Traffico Dati
Dal 17 novembre 2020 gli studenti potranno seguire la didattica a distanza senza consumare il traffico dati degli abbonamenti ai telefoni cellulari. I Ministri dell’Istruzione, per le Pari opportunità e la Famiglia, dello Sviluppo economico e per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione hanno invitato i principali operatori di telefonia mobile a identificare soluzioni che agevolino i ragazzi nel seguire le lezioni da remoto.
Tim, Vodafone e Wind Tre hanno accolto l’invito del Governo ed escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti.
Inoltre La Ministra dell’Istruzione ha firmato in data 2.11.2020 il decreto che assegna alle scuole gli 85 milioni di euro per la didattica digitale integrata stanziati dal ‘Decreto Ristori’ nel Consiglio dei Ministri del 27 ottobre scorso.
Tali risorse sono state ripartite fra tutte le istituzioni scolastiche ed educative e sono già nella disponibilità delle scuole che, sulla base dei rispettivi fabbisogni, potranno spenderli per l’acquisto di uno o più dei seguenti beni e servizi:
1) dispositivi e strumenti digitali individuali per la fruizione delle attività di didattica digitale integrata (tablet, notebook, pc), da concedere in comodato d’uso alle studentesse e agli studenti meno abbienti, anche nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità;
2) piattaforme digitali per l’apprendimento a distanza, anche attraverso pagamenti di canoni necessari per la loro piena fruizione;
3) connettività di rete, attivazione/aggiornamenti (upgrade) di abbonamenti per la connettività fissa del plesso scolastico, necessaria ai fini della didattica digitale integrata, che prevedano la fruizione della velocità massima di connessione disponibile sul territorio in cui è collocato il plesso, compresi gli eventuali apparati necessari per il potenziamento della connettività.