Ultima modifica: 10 Novembre 2018
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La Grande Guerra nei lavori dei bambini

Il Sindaco premia insegnanti e studenti dell’Ic Comprensivo di Viale Libertà

Alcuni alunni dell’Istituto Comprensivo di Viale Libertà di Vigevano hanno partecipato al progetto “Ricerca – Concorso” “La vita al tempo della Grande Guerra” indetto dall’Assessorato alle Politiche Educative del Comune di Vigevano.
Hanno aderito le classi Quinta A del plesso De Amicis, sotto la guida delle insegnanti Roberta Bellinzoni e Isabella Ferraris, e la Terza C del plesso Robecchi, con le professoresse Milena Porcaro e Pinuccia De Rosa. Lunedì mattina il sindaco Andrea Sala ha premiato le due classi con un assegno di 1.000 euro.
Erano presenti all’evento anche la Dirigente scolastica Giovanni Montagna,  Anna Fazzi, del Comune di Vigevano, e il professor Mario Mussini. Una breve ma intensa cerimonia istituzionale, caratterizzata dall’intervento del sindaco e  della dirigente dell’istituto comprensivo, che hanno sottolineato l’importanza  della memoria storica.
La classe Quinta A ha prodotto un libretto in cui si ripercorrono le tappe fondamentali della Grande Guerra e hanno effettuato una ricerca su un “ragazzo” di Mede, Giuseppe Ferraris, classe 1899, che ha partecipato alle ultime fasi della Guerra dopo la disfatta di Caporetto, e ha combattuto sul Piave. I ragazzi della Quinta A hanno cantato la “Canzone del Piave” alla presenza delle autorità.
La classe Terza C e la professoressa Milena Porcaro hanno  realizzato un libro dal titolo “La storia siamo noi. La Grande Guerra, Vigevano, Luigi Mussini … e noi!” contenente la sceneggiatura del lavoro svolto ( la guerra del popolo, l’auditorium Mussini, Luigi Mussini, Il monumento Bazzaro ai caduti della Grande Guerra di Vigevano), i disegni realizzati dai ragazzi in collaborazione con la professoressa Pinuccia De Rosa, le immagini della vita quotidiana ai tempi della Prima Guerra Mondiale (la trincea, lo “scemo di guerra”, le donne e la guerra, la propaganda di guerra).
La classe terza C ha deciso di “adottare” il tenente Luigi Mussini, fratello del deputato Guido Mussini, a cui è intitolato il nostro Auditorium e, insieme al professor Mario Mussini, nipote di Luigi, ha ricostruito la tragica storia del ragazzo morto a soli vent’anni durante un combattimento sul Carso.
La ricerca ha appassionato i bambini e i ragazzi e li ha avvicinati alla Storia in un modo diverso dal classico approccio alla disciplina: la Storia è infatti soprattutto fatta dalla gente comune.